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Il Coro come strumento di solidarietà sociale

Il Coro come strumento di solidarietà sociale

Il messaggio che ho pensato di scrivere per questo numero della rivista è molto diverso dal solito, ma ho deciso di farlo perché mette in evidenza un aspetto della nostra attività corale che reputo fondamentale. In queste poche righe vorrei fare una riflessione sugli imprevisti che possono avvenire nella nostra vita e che ci inducono a cambiare le nostre abitudini ed anche il nostro modo di pensare su tanti argomenti e tante priorità, ma di sicuro ci fanno considerare ancor più la passione per la pratica e la condivisione della musica. Da luglio scorso ho avuto la sfortuna di incrociare nella mia vita una malattia abbastanza grave e purtroppo anche molto diffusa, la leucemia, e da quel momento mi sono reso conto della grande fragilità dell’essere umano. Ci sembra di essere forti, invincibili, pronti a qualsiasi sfida, ci affanniamo nel lavoro, ogni giorno affrontiamo tantissimi problemi, ma poi ci ritroviamo a fare i conti con la nostra salute e da quel momento diventiamo più riflessivi, più attenti, più calmi e quello che desideriamo di più è vivere e soprattutto farlo nel modo migliore possibile. In questo difficile contesto il supporto più importante è quello delle persone che ci stanno vicino a partire ovviamente dalla famiglia che è stata per me un sostegno fondamentale senza il quale non avrei potuto superare il peso della difficile situazione, del personale sanitario competente e umanamente vicino a cui ho avuto modo di esprimere tutta la mia gratitudine ed infine delle tante persone che mi hanno espresso sincero affetto e solidarietà a partire dal mio coro che mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato a partecipare alle prove ed ai concerti nei momenti in cui ero a casa e potevo farlo con tranquillità e con le dovute precauzioni. Devo dire che la musica mi ha sempre aiutato nelle situazioni difficili in quanto oltre allo svago mi ha fatto incontrare tantissime persone, condividere esperienze ed emozioni. Insomma mi ha sempre stimolato ad andare avanti, guardare al futuro con ottimismo e con la consapevolezza che ci saranno sempre momenti ancora più belli da vivere.
Volevo proprio arrivare a questo argomento per evidenziare quanto la coralità sia un veicolo importante per la socialità e penso che tutti i nostri cori siano una rete sociale fondamentale soprattutto in questa nostra epoca. Dalla scuola dell’infanzia all’Università, dalle attività ricreative ai campi estivi, dalle residenze per anziani agli ospedali, dobbiamo cercare di coinvolgere più persone possibili, di far apprezzare la bellezza della musica ed il far coro, che di sicuro rappresentano un’esperienza significativa per la vita di ogni persona capace di suscitare emozioni e sollievo non solo per chi la pratica ma anche per la ascolta. Ecco come l’attività corale non è solo strumento pedagogico ma ha anche un valore di sostegno psicologico per tutte quelle persone che sono in difficoltà e riescono a trovare nella musica non solo il piacere delle emozioni ma anche la sicurezza della vicinanza umana. Concludo con la speranza che l’attività del fare coro oggi
non sia soltanto finalizzata a partecipare a concerti, festival, rassegne o concorsi, ma sia anche un modo per esprimere la nostra solidarietà verso tutte quelle situazioni di difficoltà che ci circondano e che ovviamente non possiamo risolvere con le armonie della nostra musica ma a cui possiamo sicuramente offrire speranza, sollievo e aiuto.

Il Presidente Massimiliano Fiorani

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